Carpe Diem, l’arte del non procrastinare

 

Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio , del potere, della magia. ”

Goethe

Se abbiamo un proposito mettiamolo in pratica, non aspettiamo il lunedì per la dieta, il bel tempo per fare una passeggiata, il mese prossimo per andare in palestra, domani o quando ci sarà un po’ di silenzio per tornare a meditare. Non rimandiamo a data da destinarsi il caffè con un amico, quella telefonata di piacere o di dovere da fare, quel pranzo o quella cena. Non rimandiamo i doveri, non rimandiamo i piaceri. Ogni lasciata è persa.

Impariamo a non procrastinare perchè farlo ci rende poco padroni del nostro tempo lasciandoci un senso di impotenza e frustrazione.

Spesso quando si afferma“dopo lo farò” si è a conoscenza degli esiti che questo rimandare comporterà, dal semplice decidere di non pulire la propria casa scegliendo di rimanere acciambellati sul divano (nei giorni lo sporco si accumulerà e quando si deciderà di scegliere la ramazza al posto dell’amato sofà la sporcizia sarà aumentata e la fatica, l’impegno ed il tempo che si dovranno impiegare per le pulizie saranno sicuramente di entità maggiore) a cose più serie che riguardano la nostra salute fisica e psichica passando anche per decisioni lavorative o interpersonali.

Ma perchè si rimanda?

  • Per mancanza di voglia (pulire è estremamente noiso).

  • Per mancanza di motivazione (“si zia poi la chiamerò, tanto passa tutto il tempo a lamentarsi dei suoi guai senza neppure chiedermi se sto bene”).

  • Per paura di commettere un errore, spesso legato ad una bassa autostima (può capitare in ambito lavorativo di rimandare alcune decisioni poiché si teme di fare la scelta sbagliata).

  • Per eccessiva pignoleria (“non darò quell’esame all’università sin quando la mia preparazione non sarà ecellente”).

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Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness

“Soltanto il presente esiste davvero. Tutto il resto è soltanto una storia sul passato e futuro”.

R. D. Siegel

L’ansia e la paura sono due emozioni differenti, l’ansia è “la tensione anticipiatoria di un evento minaccioso, ma vago”, la paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico. Queste due emozioni sono strettamente connesse e spesso i due termini sono usati in modo interscambiabile. Ai fini della pratica Mindfulness differenziarle non è fondamentale, poiché praticando diventiamo consapevoli che le nostre sensazioni, emozioni e pensieri sono simili sia quando proviamo ansia, sia quando proviamo paura. Leggi tutto “Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness”

L’Attacco di Panico

“Quando ci prende il panico la testa l’abbiamo già perduta”

Roberto Gervaso

L’Attacco di Panico è un episodio di timore improvviso: una paura così intensa da sfiorare il terrore, è spesso associato a sgradevoli sensazioni corporee, difficoltà di ragionare in maniera logica e all’idea che qualcosa di catastrofico stia per accadere: “sto per morire, sto perdendo il controllo, sto per impazzire”(questi sono i pensieri di chi sta sperimentando il panico).

L’attacco di Panico è strettamente legato all’ansia, più l’ansia è elevata maggiore sarà la probabilità che si presenti il panico. Inoltre un episodio di panico è spesso seguito da ansia, detta “ansia residua”. Leggi tutto “L’Attacco di Panico”

L’Ansia e la Paura

“L’Ansia è l’interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi”

W. R. Inge

L’ansia è uno stato emozionale pervasivo, è “una tensione anticipatoria di un evento minaccioso, ma vago, un senso di disagevole apprensione…così strettamente connesso alla paura che, in molti casi, questi due termini vengono usati in modo intercambiabile” (S. Rachman).

Chi di noi almeno una volta nella propria vita non ha provato ansia e paura? Queste due emozioni però presentano delle differenze. La paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico, è una risposta automatica di allarme prodotta da una valutazione di tipo cognitivo che ci dice “attenzione qualcosa sta minando la tua sicurezza”, immaginate che state facendo una gita in montagna e all’improvviso spunta un serpente sul vostro sentiero. Le reazioni di paura sono intense, di durata limitata, rivolte ad un oggetto specifico (il nostro serpente) e cessano quando il pericolo non è più presente. In uno stato ansioso invece può essere molto difficile individuare la causa che provoca tensione e disagio. Nell’ansia inoltre aumenta lo stato di vigilanza, è come se in un certo senso l’individuo si preparasse ad affrontare la catastrofe imminente che sente stia per accadere. Facciamo un esempio, una persona che è molto spaventata quando si trova davanti ad un cane, ogni volta che si avvicinerà ad un parco inizierà a percepire nervosismo e preoccupazione, pensando “e se incontro un cane che mi salta addosso e mi morde? Chi mi potrà aiutare?”, in questo momento la persona sta provando ansia, quando invece si troverà a quattro occhi con il cane scatterà la paura.

É importante però comprendere che l’ansia non è sempre un’emozione negativa, un livello funzionale di ansia è utile quando ad esempio si deve affrontare un esame importante, in questo caso l’ansia ci incita a dare il meglio, rendendoci maggiormente vigili e presenti, inoltre ci mette in guardia nelle situazioni di pericolo, consentendoci la sopravvivenza, se non sperimentassimo l’ansia attraverseremo la strada senza guardare e….. Leggi tutto “L’Ansia e la Paura”