La Meditazione della Montagna

Rispetto alla Meditazione le Montagne hanno molto da insegnare”

J. Kabat-Zinn

Nel precedente articolo vi ho parlato di come la Mindfulness possa essere un valido ausilio per la gestione di ansia e paura, oggi voglio lasciarvi un file audio con una pratica formale: “la Meditazione della Montagna”.

Una pratica molto utile quando ci si sente oppressi dall’ansia.

La Montagna è un archetipo in moltissime culture, un luogo sacro, mistico, pensiamo al Monte Olimpo: sede degli Dei, al Monte Sinai: dove Mosè incontra Dio e riceve Le Tavole della Legge, al Monte Meru: il centro del mondo nella tradizione Buddhista Tibetana. Leggi tutto “La Meditazione della Montagna”

Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness

“Soltanto il presente esiste davvero. Tutto il resto è soltanto una storia sul passato e futuro”.

R. D. Siegel

L’ansia e la paura sono due emozioni differenti, l’ansia è “la tensione anticipiatoria di un evento minaccioso, ma vago”, la paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico. Queste due emozioni sono strettamente connesse e spesso i due termini sono usati in modo interscambiabile. Ai fini della pratica Mindfulness differenziarle non è fondamentale, poiché praticando diventiamo consapevoli che le nostre sensazioni, emozioni e pensieri sono simili sia quando proviamo ansia, sia quando proviamo paura. Leggi tutto “Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness”

Il Sonno, parte 2: la Melatonina, i Ritmi Circadiani e il Crontipo

La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale o epifesi, una piccola ghiandola del nostro cervello grande non più di un chicco di riso. È l’ormone che regola il ciclo sonno – veglia, facilita il sonno e ci fa sentire spossati e frastornati. La secrezione della melatonina è regolata dalla luce, quando uno stimolo luminoso raggiunge la retina quest’ultima invia un messaggio al nucleo soprachiasmatico (un nucleo dell’ipotalamo) che a sua volta spinge la ghiandola pineale a bloccare la produzione di melatonina. L’assenza di luce invece ne favorisce la produzione. Quindi la produzione di melatonina raggiunge il suo massimo livello durante la notte e diminuisce notevolmente durante il giorno. Il nucleo soprachiasmatico è una sorta di orologio interno che invia segnali seguendo uno schema prevedibile e ripetitivo (che si replica ogni 24 ore). Questo schema prende il nome di ritmo circadiano (dal latino circa diem: intorno al giorno). Alle 6 del mattino siamo quasi tutti assonnati , nelle 5 ore successive invece saremo sempre più desti (il motivo per cui ci svegliamo tra le 7 e le 9). Dalle 11 in poi iniziamo ad essere meno svegli fino ad arrivare alle 15, orario in cui molto spesso si percepisce un senso generale di stanchezza e sonnolenza (complice anche il processo digestivo), è infatti questo il momento ideale per la siesta. Questo momento di “cedimento” ha la durata di circa un’ora, dalle 16 in poi, infatti aumentano i livelli di energia e ci si sente attivi e pimpanti con un picco massimo verso le 20. Dalle 21 le nostre energie tendono ad esaurirsi e mediamente si prende sonno entro le ore 24, questi bassi livelli energetici continuano fino alle 6 del mattino successivo, quando ha inizio un nuovo ciclo. Leggi tutto “Il Sonno, parte 2: la Melatonina, i Ritmi Circadiani e il Crontipo”

Il sonno parte 1: gli Stadi

È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina, dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra.

John Steinbeck

 

Il sonno dovrebbe occupare circa 1/3 delle nostre giornate, ma il lavoro, la “rete”che ci permette di comunicare h 24, fanno si che le persone vadano sempre di meno a dormire, tanto da parlare di “epidemia da privazione di sonno”(Wiseman) , una condizione estremamente deleteria che favorisce gli incidenti stradali, incide negativamente sulle funzioni cognitive, mina le relazioni interpersonali, inibisce il pensiero creativo, altera il tono dell’umore, fa diminuire l’autocontrollo e ci rende meno produttivi.

Una deprivazione anche minima di sonno è associata ad rischio più elevato di obesità, patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione, morte prematura e sembra che nei bambini possa far scatenare la sintomatologia dell’ADHD (deficit di attenzione con iperattività). Leggi tutto “Il sonno parte 1: gli Stadi”