La Meditazione della Montagna

Rispetto alla Meditazione le Montagne hanno molto da insegnare”

J. Kabat-Zinn

Nel precedente articolo vi ho parlato di come la Mindfulness possa essere un valido ausilio per la gestione di ansia e paura, oggi voglio lasciarvi un file audio con una pratica formale: “la Meditazione della Montagna”.

Una pratica molto utile quando ci si sente oppressi dall’ansia.

La Montagna è un archetipo in moltissime culture, un luogo sacro, mistico, pensiamo al Monte Olimpo: sede degli Dei, al Monte Sinai: dove Mosè incontra Dio e riceve Le Tavole della Legge, al Monte Meru: il centro del mondo nella tradizione Buddhista Tibetana.

La montagna è maestosa, sacra, stabile, imponente, attrae e spaventa contemporaneamente.

Nella pratica meditativa può essere molto utile “impersonificare”le qualità della montagna. Quando si è vittime dell’ansia è molto facile fondersi con i propri pensieri (si crede che i pensieri siano dati di fatto) e non si riesce a vedere tutto il resto che ci circonda. Questa pratica può aiutare a spostare il focus attentivo da i pensieri (i contenuti della nostra mente) all’esperienza della consapevolezza (uno modo di essere che consente di osservare lo scorrere dell’esperienza in maniera intenzionale e non giudicante).

A differenza di altre pratiche basate sulle sensazioni (ad esempio “un assaggio di consapevolezza, mangiare con i sensi”) la meditazione sulla Montagna è basata sull’immaginazione.

Io consiglio questa meditazione sia a chi soffre di ansia sia a chi non ne soffre, in particolare a chi soffre di ansia suggerisco di imparare a padroneggiarla quando si è sereni e tranquilli in modo da essere “abbastanza esperti” quando le acque iniziano ad agitarsi.

La posizione che vi consiglio di assumere per questa pratica è seduti con le gambe incrociate (in modo che la posizione del corpo assomigli ad una montagna).

Buona pratica.

Bibliografia:

J. Kabat-Zinn (1997). Dovunque tu vada, ci sei già, Milano. Corbaccio.

R. D. Siegel (2012). Qui e ora. Strategie quotidiane di Mindfulness, Trento. Erickson.

2 risposte a “La Meditazione della Montagna”

  1. Appena fatta.
    La parte difficile x me è l’inizio ..riuscire ad abbandonare la visualizzazione del posto in cui mi trovo fisicamente e trovare una montagna. Ne arrivano diverse ma nessuna sembra quella giusta o chiara ..poi pian piano esco dai pensieri ed entro in questa visualizzazione in cui ad un certo punto mi vedo entrare nella montagna e diventare la montagna.
    Molto molto bello. Mi lascia un gran senso di pace e di calma.
    Grazie Elisa.

    1. “Nessuna sembra quella giusta…” prova a sospendere il giudizio e vedi cosa succede, e se questo emerge trattalo semplicemente come un pensiero, osservalo e lascialo andare.
      Buona pratica Stefania!!

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