Perchè insegnare la Mindfulness ai bambini?

La Mindfulness è una capacità innata che si utilizza, si sviluppa e si approfondisce grazie alla pratica e che prevede dunque una sorta di coltivazione, nel senso che occorre piantare e annaffiare i semi, e prendersene cura quando mettono radici e crescono nel terreno dei nostri cuori, per poi fiorire e fruttificare in modi interessanti, utili e creativi.” (Kabat-Zinn)

Le pratiche di Mindfulness possono guidare e favorire lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi, grazie ad un allenamento costante infatti questi incrementano e migliorano la consapevolezza di se.

La Mindfulness educa ad essere totalmente presenti ed insegna ai bambini a coltivare la presenza: fisica, mentale, emotiva. Si può dire di essere presenti quando si è interamente in contatto con la propria esperienza. Tale abilità è favorita dall’essere attenti a ciò che accade momento dopo momento. Nasciamo con questa competenza, ma non allenandola la perdiamo, sebbene si possa imparare a coltivarla fin da piccoli.

I bambini sono sempre nel qui ed ora, non si preoccupano ne per il passato, ne per il futuro.

L’essere presenti o essere mindful è una competenza fondamentale nella vita per il benessere psico-fisico.

Allenare i bambini alla consapevolezza è utile per ridurre lo stress e favorire lo sviluppo di competenze che saranno molto utili ad esempio durante le fisiologiche tempeste adolescenziali. Bambini consapevoli saranno adulti migliori.

Studi neuroscientifici affermano che percorsi basati sulla Mindfulness migliorano le potenzialità del cervello, aumentano infatti le connessioni cerebrali nelle aree deputate alle funzioni esecutive: apprendimento, memoria, controllo impulsi, capacità di prendere decisioni, regolazione delle emozioni.

Stress intensi e ripetitivi danneggiano le funzioni esecutive, con conseguenze nefaste sull’apprendimento, la memoria, la capacità di decidere, l’empatia, ma grazie alle pratiche basate sulla Mindfulness le funzioni esecutive migliorano notevolmente e sembra che ciò si verifichi ancor di più nei fanciulli.

I bambini grazie alle pratiche di consapevolezza imparano a prendersi una pausa, a rendere silente il pilota automatico, a riconoscere ed accettare pensieri-sensazioni-emozioni semplicemente per quello che sono.

L’approccio dei bambini alla Mindfulness deve avvenire attraverso il gioco, sfruttando il desiderio di avventura e la voglia di mettersi alla prova tipica dei fanciulli.

Già dai 4 anni i bambini possono avvicinarsi alla Mindfulness, uno dei primi esercizi che faccio fare ai piccoli che partecipano ai miei corsi è una pratica di consapevolezza del respiro, li faccio sdraiare su un tappeto e gli dico di portare un dito sotto il nasino e respirando di sentire l’aria fresca sul dito, quando l’aria entra nel naso, e l’aria tiepida che esce quando viene buttata fuori dal naso. Soprattutto quando i bambini sono piccini le pratiche devono durare molto poco (in questo caso 4/5 respirazioni).

È emozionante osservare quanto i bambini siano in grado di stare nel momento presente, ancor più ascoltarli quando condividono la loro esperienza con la Mindfulness.

Ricordo che una volta la maestra di “un mio bimbo”mi disse: “M. ha insegnato la Mindfulness a tutta la classe e ogni volta che un bimbo è agitato per qualcosa tutti insieme respiriamo”, questi sono i piccoli miracoli della Mindfulness.

Bibliografia:

Snel e. (2015) Calmo e Attento come una Ranocchia

Panatero M.,Pecunia T. (2016) Giochiamo a rilassarci

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