L’orgasmometro femminile

L’orgasmometro è uno strumento psicometrico (un test) messo a punto dal Professor Jannini dell’Università di Tor Vergata a Roma in collaborazione con le Università di Firenze e l’Aquila. Un semplice test anonimo da compilare online, sembra che quando non ci si mette la faccia sia più facile condividere le informazioni che rigurdano la propria sessualità. Può sembrare bislacco ma questo test è simile a quello che valuta l’intensità del dolore, poiché piacere e dolore sono entrambe esperienze soggettive e non c’è un termometro che le misuri.

Un campione di 526 soggetti ha compilato il questionario (112 soggetti avevano una diagnosi di Disfunzione Sessuale: disturbi dell’orgasmo o vari gradi di difficoltà nelle diverse fasi del ciclo di risposta sessuale, i restanti 414 erano il gruppo di controllo) dal quale sono emersi risultati molto interessanti:

  • l’intensità del piacere aumenterebbe con l’età

  • avere una relazione stabile non è una variabile che influisce sul piacere che si prova

  • il 62,8% delle donne pratica autoerotismo più di una volta a settimana e maggiore è la frequenza dell’autoerotismo maggiore è l’intensità dell’orgasmo

  • più si fa sesso (da sole o in compagnia) maggiore è il piacere

  • imparare a lasciarsi andare aumenta l’intensità dell’orgasmo

  • una lubrificazione ridotta diminuisce il piacere sperimentato

  • le donne con disfunzioni sessuali hanno orgasmi meno intensi

Per ora l’orgasmometro è solo una misura soggettiva dell’intesità dell’orgasmo, ma in futuro la potenza di questo strumento potrebbe essere confermata da esami clinici obiettivi (risonanza magnetica funzionale, potenziali evocati somatosensoriali del pudendo, fotoplestimografia).

Bibliografia:

D. Mollaioli, S.Di Sante, E. Limoncin, G. Ciocca, G. L. Gravina, E. Maseroli, E. Fanni, L. Vignozzi, M Maggi, A. Lenzi, E. A. Jannini August 29, 2018. Validation of a Visual Analogue Scale to measure the subjective perception of orgasmic intensity in females: The Orgasmometer-F. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0202076

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *